La manutenzione al depuratore d’acqua a Verona, così come in ogni altra città, è un processo fondamentale che permette la corretta erogazione del dispositivo, offrendo quotidianamente acqua pura e fresca.
Nel nostro articolo odierno vi spiegheremo come e quando procedere con la manutenzione del proprio impianto.
Ciascun depuratore richiede passaggi e tempistiche di intervento differenti: possiamo distinguere tra la manutenzione ordinaria e la manutenzione straordinaria.
Quest’ultima è richiesta quando a seguito di un periodo di fermo dell’impianto o della rottura di un elemento, è necessario intervenire con tempi e modi al di fuori delle normali procedure previste.
La manutenzione ordinaria invece consiste nell’insieme delle operazioni programmate destinate a mantenere l’erogatore allo stato di funzionamento ottimale.
La manutenzione ordinaria prevede il cambio del pre-filtro (e del filtro sedimenti) almeno ogni 8/10 mesi. La sostituzione del pre-filtro a carboni è particolarmente importante per le membrane osmotiche presenti nel depuratore d’acqua, poiché è in grado di proteggerle dallo sfaldamento causato dal cloro assicurandone una maggior durata.
Bisogna individuare la dimensione del filtro e del tipo di connessione dei tubi prima di sganciare dalla clip di sostegno, quello da sostituire.
Una volta smontato, è essenziale procedere all’intervento di manutenzione utilizzando un disinfettante certificato (perossido di idrogeno o biossido di cloro) che permetta la sanitizzazione di tutti i raccordi a innesto rapido del depuratore e la pulizia della testata del filtro e del rubinetto.
Si tratta di una delle operazioni più importanti della manutenzione: una volta effettuata l’igienizzazione basterà erogare una trentina di litri di acqua dal depuratore per eliminare tutto il sanificante presente.
A seguito della manutenzione del depuratore d’acqua e della sostituzione dei filtri, è importante chiedersi come smaltire i rifiuti nel rispetto dell’ambiente.
Le cartucce possono essere consegnate come rifiuti speciali oppure aprirle e smistarle: in quest’ultimo caso, bisognerà aprire la testata del filtro gettando la parte del carbone attivo nell’umido (in quanto è di origine vegetale) mentre l’involucro del filtro (in plastica) nella plastica o nel secco.